La pantomima della conferenza ufficiale
Tra domande succulenti e quesiti brillanti, ecco Alonso, Hamilton e Raikkonen
di Ronny Mengo
Come antipasto della conferenza una e trina del pomeriggio c'è un estemporaneo faccia a faccia tra Raikkonen e un giornalista australiano in un incontro stampa mattutino. "Qui l'alcolismo è una piaga sociale, ha dei consigli da dare lei che, insomma, se ne intende?" Faccia allibita: "Io bevo solo se c'è un motivo, se ho qualcosa da festeggiare - risponde Kimi - non credo sia associabile a quello che dice lei". Il primo rilancia, il secondo risponde seccato: "Io non devo gestire il mio rapporto con l'alcool e non ho intenzione di perdere altro tempo parlando di cose inesistenti". Poi tutti in circuito per l'appuntamento da non perdere. Eccoli lì. Ore 15 spaccate, saletta ufficiale, tre microfoni Fia davanti. Sono un Raikkonen particolarmente svogliato, un Alonso piuttosto cupo, un Hamilton sovraeccitato.
Sopra ognuno dei tre: cappellini d'ordinanza. Partono delle domande standard (posta dall'addetto della Federazione) che stroncherebbero un bue, perché sentite più o meno durante tutto l'inverno: come cambia la guida senza traction control, come la partenza, e con la pioggia come la mettiamo? I ragazzi invece di mettersi a ridere e cercare una candid camera buttano lì educatamente il minor numero di parole necessario. Sappiamo ad esempio che (per Kimi) l'assenza di elettronica potrà essere un vantaggio ma anche un rischio, bene. Ma dichiarazioni degne di tal nome? La svolta arriva alla domanda doppia "Come sarà la stagione senza il tuo ex compagno di box?" rivolta ovviamente a Fernando e Lewis. "L'anno scorso è stato un privilegio lavorare con lui - parte l'inglese provocando risolini soffusi in sala - e ora è semplicemente diverso come diverso è ogni stagione rispetto alla precedente".
"Sì anch'io ho imparato da Lewis - replica lo spagnolo con un ghigno -: da debuttante ha portato freschezza e nuove idee, un po' come succede oggi con Nelsinho". Mesto uno a uno. Delusione per i registratore-muniti in attesa di fuochi d'artificio. Poi tra un "Daremo il massimo" e un "Aspettiamo e vediamo", frasi preferite dal campione del mondo, vola una confessione alonsiana pure questa già sentita: "Da un po' non mi capitava di non essere nella condizione di vincere la prima gara, ma comunque non mollo". E aggiunge: "La determinazione che ho io e quella che hanno loro ci farà tornare competitivi molto presto". La chiusura va alla solita chicca furba di Hamilton: "La McLaren non può esistere senza Ron Dennis: quelle su di lui erano tutte voci senza senso". Sorrisone, occhiolino.
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